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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

@ In Conflict - Owen Pallett

Owen Pallett — In Conflict (Trailer) from Show Group on Vimeo . In Conflict è la narrazione quotidiana di Owen Pallet nel suo tentativo di essere normale in situazioni piuttosto difficili. Un disco dalemiano insomma. Scritto per capitoli, ognuno ovviamente descrive una fatica da superare, è un buon lavoro di synth pop con ospiti come Brian Eno e la  Czech FILMharmonica e quindi con i paeseggi orchestrali che smarmellano ovunque.

@ Affirms Glinting - Frankie Cosmos

affirms glinting by frankie cosmos   Affirms Glinting  è un piccolo taccuino dove si scrive di getto, pochi tocchi di chitarra e voce incantevole, stesi sul letto a contemplare grandi cose come relazioni andate a male. Interamente in presa diretta, un demo perfetto che diventa disco,canzoni dal minutaggio di un post-it e delicatezza nei toni e nei temi. Si fa così.

@ SCNDS - Chen Firsel

SCNDS by Chen Firsel Chen Firsel debutta con un concept album autarchico (autoproduzione e suonato completamente da solo) dove indaga dentro la sua coscienza in una piccola stanza di Tel Aviv. Una dimensione onirica, sospesa tra chitarre, vero elemento dominante del disco, e paesaggi sonori che sfrigolano dentro un minutaggio contenuto e lungo il giusto.

@ Turn Blue - The Black Keys

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Nella categoria bianchi che rifanno filologicamente i negri del passato rifatti da bianchi più vecchi, i Black Keys hanno un posto di riguardo. Turn Blue segna quasi una svolta rispetto al passato visto l'abbandono del groove per una morbidezza decisamente più psychedelica. Quello che rimane è la voglia di lasciare il segno in classifica e di far muovere i culi con ritmi ipnotici (ciao Danger Mouse). Una sensazione, costante e pervasiva,  di chi vede nero e non riesce a vedere la fine che si inerpica tra hit sicure e ballate bluesy.

@ Nikki Nack - tUnE-yArDs

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Disco di rottura per tUnE-yArDs che fin dalla prima canzone mette in chiaro "FIND A NEW WAY/FIND IT TODAY". Preoccupata di dover indossare maschere e quindi di essere intrappolata in un ruolo che le sta stretta, Merrill Garbus costruisce un patchwork sonoro intricato e impregnato di grammatica black ma decisamente pop nei risultati. Ritmi tribali e critica sociale tra vocalizzi arditi, la nascita di una vera popstar.

@ American Interior - Gruff Rhys

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Stessa maniera di lavorare, concept album, e sempre ottimi risultati  per il nostro gallese preferito.  American Interior è un diario di viaggio alla ricerca di indizi su un antico antenato del nostro che arrivò nel nuovo continente per ritrovare una antica tribù di origine gallese legata al principe Madoc e che dopo il fallimento rimase a vivere con i nativi. Storia in/verosimile che porta il nostro a sviscerare il tema del viaggio, della meta da raggiungere e del fallimento. Una forma stabilizzata di musica pop con melodie e voce inconfondibile, qualche chitarra in più rispetto al solito e un po' di psichedelia. Seguirà film documentario e libro.

@ Frittatina Con Rinforzino di MP3 (segnalazioni varie) - Una rubrica del Conte Mascetti

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Storia Di Una Scema Che Diventò Farfalla - il video dei Dilaila ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ I toscani Verify So stanno preparando il ritorno sulle scene, questo è il singolo To Behold che fa da teaser al concept album  Island in uscita il 3 giugno ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Movies from Lastnight... by Corea Blue Dreampop alterato e forse pure malato dalla California. Corea Blue si perde in disperazione e desolazione riempendo gli spazi con l'eco. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Debutto pure il super/sideproject GOBOLINKS. Prendete rock strumentale possibilmente post (mogwai, gybe, dmst) e rimischiatelo dandogli una forma pop. Un disco che amerete alla follia ------------------------------------------------------------------...

@ Sassi - Maria Antonietta

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Maria Antonietta è una cantante con personalità e Sassi è sicuramente un buon disco ma c'è un piccolo problema, un limite, dato da un cantato eccessivamente impostato che, seppur ottimo marchio di fabbrica della nostra, quando lasciato troppo "solo" risulta drammaturgicamente saturo. Detto questo, il piglio del disco è decisamente rock, giocato sui chiaroscuri ma solare e con la melodia che si staglia in primo piano. Un'ottima prova di cantautorato italiano.

@ Shriek - Wye Oak

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Quarto disco per il duo poptronico di Baltimore e obiettivo centrato in pieno. Shriek gira tutto su basso e tastiera con la voce di Jenn Wasner che ipnotizza l'ascoltaotre portandolo in giro per morbide e ariose melodie. Un disco emotivamente pregno su strade squadrate che si inerpicano verso l'alto.