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Visualizzazione dei post da aprile, 2004

1 Maggio. Allora, c...

1 Maggio. Allora, censura. Ovviamente, come succede sempre nelle censure, è a "fin di bene". I democristi invece avevano un tocco più dimesso: una sorta di eutanasia del dissenso. Questi al governo sono decisamente più sudamericani. L'Idea del concertone prende vita solo a inizio anni 90 e non fu subito recepito. Appurato che la liturgia del discorso stracciasse i maroni a tutti, ridurlo per due cantanti non suonava poi così bene e poteva dareadditoalriflusso etc etc. Per fortuna si fece. Sarà stata solo musica ma la connotazione politica era interessante. La prima censura toccò a Elio e Le Storie Tese. Il loro pezzo TiamoTiamoCiarrapico descriveva le nefandezze del potente democristo Ciarrapico, allora presidente della Roma, della sua capacità di raspare soldi e della truffa Italia90. Denuncie? Titoli dei tg? macchè! la linea passò per incanto a un imbarazzatissimo Vincenzo Mollica che con nonscialans tra un balbettio e l'altro fece finta, lo giuro, che l'esibi

@ Volume 13 - Diafra...

@ Volume 13 - Diaframma Formazione rock classica con i germi del punk, una propensione naturale alle linee melodiche e il carisma del cantante boxer. La cifra stilistica è Diaframma. L' accoglienza che riservano i primi due pezzi ("Il sogno degli anni 70", "Io e Elvis") è molto forte: Velocità e riff assassini (cat. "Giorni dell'Ira" simili anche per atmosfera "i frammenti di un sogno, non sono quelli che volevi tu, non sono nel mondo, dopo il sogno fatto"). Questi sono in assoluto i pezzi più adrenalinici nel disco."Fine di una relazione" e "Day Off" appartengono alla categoria recitata (la questione è stata discussa qua ). La prima, "fine di una relazione", parte dal classico incontro fuori tempo massimo per salvare la coppia che passa per un salto della quaglia fallito (lo stesso di "io ho freddo adesso"?), e poi continuare con una disamina critica sul punk dato in pasto a ragazzotti "sfront

@ Stanza 218 - El Mu...

@ Stanza 218 - El Muniria Nuova reincarnazione di Clementi. Come tutti i suoi progetti il peso specifico del lavoro poggia sostanzialmente sulle liriche e  sulle atmosfere musicali. Atmosfere perchè il discorso propriamente musicale  è ridotto ai minimi termini  non solo come strumentazione o approccio, ma proprio come valore a sè . Minimale, soffuso e sempre dietro con la novità  della venatura elettronica. Destrutturazione, riduzione ai minimi termini che sfociano troppo in tappezzeria. La lista di guest stars non è mai un buon segno. Emidio (anche se siamo colleghi e ci stimiamo preferisco mantenere un distacco nel parlarne) decanta, molto spoken ma senza la solennità/alterità di un tempo. L'unica vera novità del suo personale approccio al canto. Un aria da "Straniero", da paranoia anfetaminica che non decolla. Anzi, mi provoca un senso di irritazione. Mi aspetto da un momento all'altro che Mimì inizi una superscazzolasprematurata in Tognazzi-Style per dare un sens

@ Gallowsbird's Bark...

@ Gallowsbird's Bark - The Fiery Furnaces Fratello e Sorella di casa presso la Rough Trade. Pare che stavolta il legame di sangue sia vero. Il dinamico duo statunitense scrive canzoni per pianoforte-tastiere y chitarra con una tensione garage (compaiono anche altri strumenti). La voce è femminile e i destini della canzoni sono affidati soprattutto alla tastiera che disegna sempre gli scenari. Questi sono la forza del duo, hanno una capacità di attraversare diversi generi , pur mantenendo intatta la cifra stilistica garage , dal r'n'r al blues, dal vaudeville al ballatone intimo solo voce e piano fino al pop allegro di tropical iceland. Quello che dovrebbe essere il loro limite, un suono quasi elementare negli arrangiamenti, passaggi poco convenzionali che sembrano tirati via, non lo è. Punto e a capo. A differenza di altri fratelli e sorelle non annoiano l'ascoltatore infliggendo pedanti sermoni musicali sull'unica via di concepimento di una musica con un piglio bin

Funerali/Media/Pop ...

Funerali/Media/Pop Ad essere esatti il primo funerale collettivo musicale che mi ricordo  live  fu quello di Freddy Mercury. Lutto al braccio, suonate collettive, messe via tv etc.Poi arrivò anche questo della ricorrenza di oggi. Entrarono nel saloon   piangendo. Quello strano meccanismo del dolore mediatico, una specie di karaoke che ti da dei punti esperienza.Un momento di aggregazione ma senza lutto. Le ragazzine erano tristi ma fiere, finalmente potevano competere con  il dolore materno per Jim Morrison o con quello delle sorelle maggiori per Ian Curtis. Questa era una situazione di prima mano. Soffro oggi per raccontarlo domani. Lo racconto domani per dire che ho vissuto ieri. I ragazzi, apparte chi ci marciava per stringersi in una solidarietà magari fisica, se ne sbattevano allegramente i coglioni. Qualcuno veramente colpito c'era ma si ritrovò in maggioranza come mai era capitato. In fin dei conti io non me la ricordo tutta sta NirvanaMania nella mia città. Vabbè che Tana

@ Two Way Monologue ...

@ Two Way Monologue - Sondre Lerche Il secondo di questo giovanissimo norvegese è un gioiello pop. Una capacità di scrittura sorprendente e accattivante per quanto risulti immediata e fresca. Alto tasso melodico, papapapa in abbondanza, e gran personalità nonostante le vie classiche per cui si avventura il disco. Tecnicamente sa suonare e affidandosi al binomio chitarra/voce, con liriche mai banali, varia con gusto i consueti schemi. Magari i pezzi hanno un cuore acustico ("track you down","counter spark") ma riesce a muoversi verso orchestrazioni con echi di bacharach ("it's over" virando sul finale acidi in elettronica), folkballad ("stupid memory"), backing vocals alla beach boys ("wet ground") e rock ("on the tower"). Molto presente il contributo di archi, fiati e tastiere. L'approccio leggero, immediato, con il gancio al punto giusto e dai tempi ben calibrati è la sua forza. La grande personalità nella scrittura