Discheria ElRocco 0.01

Persona by Urali Urali è il progetto di Ivan Tonelli, ex (?) portiere notturno che ha scritto il disco durante le solitarie notti estive. Persona vive di contrasti tra melodie e rumore, un ossimoro che si fa carne e musica, con la voglia di saltare il concetto di dicotomia a piè pari. Un disco dove si scava in profondità come si addice ai migliori cantaudroni. 

Wavy Daze by Balue Eli Thomas viene dal New Mexico ma è uno di quelli che, fisicamente, non lascia mai la propria cameretta e viaggia solo con la fantasia e il silicio. Wavy Daze tiene fede al proprio status di disco onirico, pieno di riverberi  e melodie intrecciate dove il tempo sembra non passare mai in una eterna estate bagnata dal sole placido. 

talking quietly of anything with you by free cake for every creature Un disco di quelli semplici, scritto come un diario che viene sfogliato pagina dopo pagina (cioè canzone dopo canzone) con una freschezza compositiva e una leggerezza nel combinare voce e chitarre elettriche seguendo alla lettera la ricetta del miglior manuale tweepop. È tutto sbattuto in faccia, disarmante nella sua sincerità e nell'esuberanza dei propri ventanni.

Il 27 maggio esce Summer of '13 del nostro ex Arab Strap e possiamo ascoltare il primo singolo estratto qua sopra. Siamo sempre nel territorio del pop elettronico ma cambiano le tematiche e lo svolgimento è più adrenalico e orchestrato del solito.

ivy by SALES Singolone per i californiani SALES, duo molto eclettico che scrive canzoni d'amore poleggiatissime tra break, voce eterea e sgangherata elettronica . il disco omonimo si ascolta qua sotto. Stesse atmosfere ovattate e elettronica sporcata con garbo. SALES LP by SALES

Hello Friends by Summer Flake I Summer Flakes sono la voce dal retrogusto tristanzuolo di Stephanie Crase, la sua chitarra ciondolante suonata a testa bassissima e il suo sodale australiano che picchia sulla batteria. Riverberi e melodia che vi trascineranno dritti nelle sonorità anni 90, in un 'altalena di candore armonico e vibrazioni elettriche. Relazioni finite male, droga e tanta rassegnazione spalmata su languide canzoni d'amore riempiono questo Hello Friends .

Ritorna il pop delizioso e coloratissimo dei Frankie Cosmos per un piccolo EP di soli 6 pezzi ma PREGNO di figaggine e talento. Greta Kline sa come apparecchiare un bel picnic in una radiosa giornata di sole con la coperta a quadretti della melodia ben stesa e delicate torte con molto zucchero. Abbuffiamoci ma non troppo che poi si balla.

Streamo by CRTVTR Un disco urlato fin dal titolo, ma non bastano le urla a definire il suono e l'estetica dei CRTVTR. Streamo viene presentato come un " piccolo rito di gruppo " dall'andamento circolare fino alla catarsi finale. Un volo a corpo libero nei cieli dell'hardcore senza paracadute. 

"Voglio solo fare roba con te, sperando che tu non sia gay e solo per una notte" Questo è il piano programmatico delle Prettiots, rrriot girls sotto contratto per la Rough Trade. Ma non fatevi ingannare, le Prettiots sono ragazze dal cuore d'oro e non possono fare a meno di imbracciare il loro ukulele e spararvi in faccia morbidissime canzoni ad alto tasso di romanticismo con un folk pop decisamente melodico. Questioni di cuore trattate con garbo e delicatezza. 

Senza paura di essere smentiti possiamo dire che l'attesa è stata ripagata con gli interessi. Il disco, lungamente anticipato da una manciata di singoli, getta i riflettori  sulla  luminosa carriera dei DTCV. La nouvelle vague applicata allo stoner desertico. Un lungo, distorto, viaggio in macchina per bonnie e clyde.

'Velvet Pants' b/w 'Interior/Exterior' by Milky Wimpshake il vinile con i due singoli degli amatissimi, da queste parti e nelle camerette dei cinni che sanno amare, Milky Wimpshake.

I Night Moves vengono da Minneapolis, sono in due, incidono per la SubPop e hanno ascoltato in heavy rotation i Flaming Lips.  Pennied Days è un disco folk dagli arrangiamenti quasi bucolici, dai tempi dilatati e con vivide tonalità acide. Un filtro pischedelico applicato scientemente alle gentili melodie, impreziosite dai riverberi di chitarre che si allargano nella coda di canzoni che parlano, inevitabilmente, di cose molto tristi.