Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2007
@ Proof of Youth - The Go!Team Dopo il botto di Thunder, Lighting, Strike , il collettivo protosoul-neolofi y caciaro-orchestra dei Go!Team decide fare un passo avanti rispetto alla linea storicomusicale seguita finora arrivando agli albori di quella chiamata oggi old school. La parte ritmica quindi continua a farla da padrone ma si segnala una maggiore presa di posizione funk che evolve in hip hop (chuck d è nel mucchio). Perdura una ossesione cinematografica stile blaxploitation, l'angelico virato in acido canto dei coretti femminili, i fiati che pompano e la saturazione dell'ambiente in stile  bassa fedeltà. Oltre ai consueti assalti sonori e l'irruenza melodica debordante, il disco aggiunge qualche elemento nuovo come una cover quasi acustica ( My World)  e un piglio decisamente più chitarristico ( Fake ID). MP3#  Flashlight Fight - The Go!Team :: Le Magie Del Web 2.0 :: Gruvr - Track band , Discover Local Music, Stop Missing Great Show I ragazzi del Meetup Stage Diving
@Smokey Rolls Down Thunder Canyon - Devendra Banhart Il menestrello trova il suo spazio sul confine tra riscrittura filologica e devastazione della liturgia folk  assestata da colpi ironici e divagazioni strumentali. Le costanti sono Il caratteristico timbro vocale, la dimensione quasi busker che prende certe sonorità e le de-stereotipizza e, rispetto al passato, la padronanza di una strumentazione notevolmente più ampia. Si riprende da Cripple Crow , con le canzoni che diventano piccoli happening dove, più che omaggiare, prendono vita e si scrollano la merda di dosso standard jazz e doo-woop, samba e psichedelia. Non più in solitaria ma affiancato da ricercati sodali, Devendra ci regala un grandissimo disco.  MP3# Lover - Devendra Banhart
@ Draghi Rossi & Buchi Neri - Bobby Soul L'enorme mole di lavoro fatto sui campioni è il caposaldo stilistico del metodo di composizione di Alberto De Benedetti. L'alchimia del funk sviscerata alla massima potenza, musica stantuffata  con una carica erotica che trasborda negli arrangiamenti e il persistente gusto di mischiare e mischiarsi sempre perchè non di sola tecnica si fanno i dischi e non esiste una filologia da rispettare. Quindi sporcarsi le mani, prendere per il culo al ritmo di  jam session e in fondo questo disco è fatto di una canzone sola. Una delle 28.000 canzoni che girano dentro la rete sopra questo pianeta. Questa canzone banale si schiera dalla parte del bene dalla parte del male ma non è qualunquista neanche cerchiobottista porta in coppa i diritti e trascina i doveri. MP3# Mash Up - Bobby Soul Non essendo questo un blog dal taglio adolescenziale riparmiamo ai lettori possibili e probabili considerazioni dal taglio intimista, corredate da citazioni biogr
Immagine
:: Stage Diving Day :: Il 12 Dicembre sarà lo SDD Day una via di mezzo tra una stage diving virtuale e una voglia di ribaltare la prospettiva nell'allestimento dei Grandi Festival Musicali Internazionali e Non Solo. Siamo Blogger e siamo tantissimi. Molti di noi seguono i grandi raduni musicali, e per cortesia lasciamo perdere woodstock, e vogliamo dire la nostra Finalmente. Lo SDD D ay sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare. Dal Basso I 3 Punti Da Sostenere . No Alle Reunion No a questi squalllidi tentativi di rinverdire il passato. Non li cagavi di striscio prima? non te la caverai adesso. Non c'eri? cazzi tuoi. Pixies, J&MC, D jr, e  fossero anche i Pavement, hanno fatto il loro tempo. Questi tentativi di riesumare i cadaveri rubano spazio alle nuove generazioni. . Due Dischi e comunque sotto le 200.000 copie No ai musici di professione da 5 e 10 anni sui palchi. La musica è passione non un modo per fare danaro. Si suona per le groupie
@ In Our Bedroom After The War - Stars Come il titolo impone, i canadesi abbassano decisamente i giri per un suono più languido ad uso di atmosfere casalinghe e raccolte. Tutto appare più felpato e troppo patinato, con un cantato spesso sussurato ed ovvi scambi in forma di dialogo. Meno passaggi in cartavetro per questa nuova dimensione più arresa e disillusa ("life was supposed to be a film") con il pianoforte che risulta spesso stucchevole e le chitarre in soffitta, tutto dentro un arrangiamento lineare e prevedibile dove scompaiono le impennate, i climax rock e le deragliate. Cosa buona e giusta appare il non voler riconfezionare il disco di debutto e lasciar perdere una eventuale ageless beauty 2.0 ( ma bitches in tokio ammicca lo stesso),  cosa buona e giusta è lanciare anche uno sguardo fuori dalla cameretta e mettere dentro il privatoèpolitico (ma se poi si perde tempo in vulnerabilità da coppia come un billie joel qualsiasi) però alla fine rimane il sapore di un o