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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

@ Lost in Light Rotation - Tullycraft

Una delle poche certezze al mondo, e non parliamo solo in ambito musicale, è la precisione millimetrica dei Tullycraft. Innumerevoli viaggi in macchina con loro che facevano capolino dallo stereo, loro, i padrini del twee pop, loro, che non sono nemmeno svedesi (Io, che scazzo la punteggiatura e uscite in autostrada invece sono pure italiano).  Lost in Light Rotation è un altro mattone,  un'altra medaglia al valore di questi americani che producono musica spensierata infarcita di coretti e battimani, musica in uptempo e piena di sussulti melodici impreziositi da fiati. Una corsa a batticuore sul prato, scappando da un picnic con tante cupcake gridando I love my music and I'm tired of my fake friends .

@ Wait To Pleasure - No Joy

I No Joy hanno già ampiamente dimostrato con il disco precedente di aver assimilato alla perfezione e con una discreta dose di personalità la lezione dello shoegaze anni 90. Quello che non ti aspettavi è che le distorsioni riuscissero a risuonare come fresche e con accenti di novità consistenti.   Wait To Pleasure non reinventa alcunché ma scorre e si culla sulle melodie con un discreto aplomb, una nenia dolce che ti trastulla grazie alla voce limpida del cantato e nessuna sbavatura. Decisamente interessanti sono poi gli inserti dance anche se non abbastanza esplorati.

@ The Shape Of Sperm To Come - Quartetto Capodoglio

The shape of sperm to come by Quartetto Capodoglio Ecolocalizzazioni elettroacustiche, silenzi coi pieni nei vuoti e vuoti nei pieni. Rumori e una inaspettata coscienza del mondo esterno. Da lepers.it

@ Curiosity - Wampire

Mescolare le chitarre così anni 90 alle atmosfere emo/gotiche e far ballare con le chitarre, questo è l'obiettivo, realizzato, del giovane duo di Portland. I Wampire prendono l'estetica synth e la rovesciano sul tavolo. Forse un po' troppo confusionari ma a piccole dosi fanno bene il proprio lavoro

@ Holo Pleasures - Elvis Depressedly

holo pleasures by elvis depressedly Disperazione tristezza e malinconia sono il marchio di fabbrica del nostro come si evince dal nome scelto. Anche un certo gusto per lo scazzo, per il non prendersi troppo sul serio si può evincere dal nome scelto. Chitarra acustica strimpellata e percussioni ovattate servono a mettere in piedi lo show di arte umana in diretta dalla camera da letto. Pop spartano e senza sbrodolamenti assurdi, continenza e psichedelia, lui ci riesce benissimo.

@ Tantebellecose #specialedizionequirinale

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Ritornano i Crimea X, progetto dancefloor di chi voi sapete, e per l'occasione si fanno produrre da Bjorne Troske (il Rodotà  dei  giradischi). Il senso del ritmo ed estetica tanz tanz. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Scrivere col Sangue è il disco di  Zona Mc. metrica impazzite, debito reale e politiche insane, keynes e beat per provare seriamente a dialogare con il M5S ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il Sud, stessa latitudine del giovane Speranza che in questo momento sta lottando per far eleggere ROMANO PRODI, darà i natali il 24 maggio all'esordio dei  Black Flowers Cafè. Indie Rock cristallino e schierato. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Wolther Goes Stranger, trio con la fissa per gli Xiu Xiu, ci lasci

@ Walkin On A Pretty Daze - Kurt Vile

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Il sigillo di garanzia lo appone la Matador Records visto che Walkin On A Pretty Daze sarebbe potuto uscire tranquillamente durante gli anni gloriosi dell'etichetta. Kurt Vile rispolvera la lezione dei più grandi di lui (anagraficamente) in un disco che vede le chitarre uscire da un perfetto dagherrotipo degli anni 90. Soy un crooner y un loser e ascolto neil young in questo disco dall'incedere languido e dalla bocca impastata, dove non si canta ma si esegue un mantra e si nuota nello spazio astrale di suite costruite su chitarre alle deriva. Indolenza e filtri, deragliamenti contenuti e effetto caleidoscopio (o cannetta fumata alla mattina) di chi guardandosi allo specchio scopre che è ancora un altro giorno di vergogna e non può fare a meno di riderne amaro.

@ Il Testamento - Appino

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Il Testamento inteso come lascito ai posteri ma anche come quello che ti ha formato e ti ha fatto diventare come sei. Appino si mette letteralmente a nudo in un disco dall'estetica "monumentale", un'autoanalisi che scava nei legami interpersonali senza remore e con estrema sincerità. La famiglia, quella naturale e quella degli affetti, vivisezionata con un bisturi. Musicalmente si avverte una deviazione dall'estetica degli Zen Circus dovuta specialmente agli arrangiamenti più scarni, più essenziali ma non necessariamente ottenuti per sottrazione, anzi. Si pesta di più, molto di più, quasi alla cieca, ma sempre dentro i canoni del cantautorato, con la linea melodica pronta ad emergere e a sollevare la canzone. 

@ Salvarmi Da Questa Anarchia - Dario Margeli

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Autorealizzarsi come scudo contro l'indifferenza. Una presa di (auto) coscienza contro la mistificazione dell'odierna società dello spettacolo.  "Guardami sono un capolavoro" è il grido di chi va controcorrente e cerca la salvezza nell'arte intesa come lavoro continuo. Melodie dal sapore mediorientale, sorrette da chitarre sicure e con l'inconfondibile voce filtrata dal vocoder, vero marchio di fabbrica, che detta la linea. Lo spettacolo è reale e Dario Margelli ha iniziato il suo cammino.

@ Tantebellecose #9

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Un incredibile pezzo in uptempo per i  Chronic City    duo viennese che gioca con le morbide melodie dell'indiepop in salsa elettronica. Il singolo lo potete scaricare da qua ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Wise Blood annuncia oggi il suo debutto per la Dovecote Records . Da Pittsburgh gioca con la metrica e le melodie in maniera scomposta ma con una forte connotazione ritmica. Questo fa il botto ne siamo sicuri Fukk Yeah ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ I  phages da San Francisco invece ci regalano il loro EP poggiato su solide basi di electropop e costruito sulla falsariga di uno studio in vitro dell'amore come virus che si propaga lentamente. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ La svolta teenpop di elrocco, trep

@ EITSOYAM - The Delano Orchestra

EITSOYAM by The Delano Orchestra Il french touch applicato al folk ? potrebbe pure starci (?) ma i The Delano Orchestra  ci arrivano, forse, solo al 4 episodio della loro carriera. Canzoni dal respiro lungo, innervate da tensione elettrica che sfuma in lunghezza o caratterizzate dall'incedere morbido e sensuale. Classiche atmosferiche oniriche e la sensualità  di chi si è smarrito e si gode il momento.

@ New Summer - Young Galaxy

Saranno presto in Europa e la febbre sale nonostante questo sia solo il terzo singolo della band. Lo stile è sempre lo stesso, elettronica imbevuta di stilemi anni 80, spirali melodiche e voce alla jennifer rush che parla di solitudine esistenziale durante le agoniate vacanze tra compleanni in piscina, amici perennemente davanti ad uno schermo del computer e la consolazione di uno stereo che pumpa. Ultramarine uscirà invece a fine mese.

@ L'orso - L'orso

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L'orso by L'orso Una vecchia conoscenza di queste pagine alle prese con il primo lavoro sulla lunga distanza. L'Orso oltrepassa finalmente la linea d'ombra e disegna una mappa dai contorni precisi e dalla traiettoria sbilenca in un disco dal rigore pop. Musica limpida che guarda dritto negli occhi testi disarmanti, una venuzza di malinconia sempre pronunciata che nuota controcorrente alla forte vena melodica del disco. Un lavoro leggiadro ma intenso, un processo di rielaborazione  sentimentale ( le rimpatriate sono bagni di sangue )   in continuo svolgimento e poche, discutibili, certezze (i titoli alla cazzo di tuttosport). 

@ One Kiss Ends It All - Saturday Looks Good To Me

Canzoni collaudatissime per stare sotto i 3 minuti. Canoni sixties e sixties rivisitati nei 90 e tanto ma tanto sentimentalismo. Il ritorno dei   Saturday Looks Good To Me è melodia che si fa carne grazie alla voce della cantante, è musica diretta dentro arrangiamenti complessi, è addirittura piccola sperimentazione elettronica in alcuni passaggi. Un disco primaverile, indiepop pronto a sbocciare.

@ Cosy Moments - Kinsky

Cosy Moments by Kinski Onde psichiche su chitarre. Un trip sugli/dagli anni 90. Ci piace molto

@ Heza - Generationals

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I Generationals passano ad una major per il secondo passo della loro luminosa carriera. Una miscela con i dosaggi ben riusciti di  gioia e malinconia, un pop ciclotimico fatto di crescendo e crescendo che vede dapprima il tuo piedino dondolare fino a pestare a fine canzone. Una attento lavoro, o lavorio ?, sul ritmo e sui patterns, stando ben attenti a coprire gli spazi in lunghezza. Arrangiamenti con quel pizzico di elettronica minimalista,m un po' paza e un po' solare e soprattutto, la vera caratteristica dominante di questi ragazzotti, nessuna ansia da ritornello facile.  Un clamoroso successo. MP3# Spinoza - The Generationals