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Visualizzazione dei post da febbraio, 2005
MP3# Jam 4 Money (Do women Like Jazz?) - ElRocco F.C.  [HI - 1MB] MP3# Jam 4 Money (Do Women Like Jazz?) - ElRocco F.C. [lo 200kb]  Domanda retorica nel Quarto intensissimo appuntamento del musicarello . Ogni Post un emmepitre. Ogni MP3 è una canzone. Ogni Canzone è una Puntata. Ogni Puntata è un brandello di vita vissuta. Struggente ricostruzione di tormentate storie d'amore, amplessi distratti, colpi di scena, sfratti, militanza politica, biciclette con la ruota a terra e molto altro  per questo Alan McGee da circolo Arci. Una Indie Soap Opera rilasciata su P2P e da masterizzare su Cd-R. Quando oramai la situazione sta diventando tragica,  con la sua donna scappata, senza portafoglio e  con una boccia di costossisimo vino da pagare, ecco che la sostituzione della tromba solista del Conjunctio Quintet de Buenos Aires, fuorigioco per intossicazione alimentare da mate scadente, sembra consentire al nostro F.A.B. (Fuorisede a Bologna) di poter estinguere il debito in cambio di una
@ Splendore Terrore - Moltheni Un disco costruito per sottrazione, essenziale, nudo e spoglio che da forma all'elaborazione del lutto, teso verso il dopo. L'estetica è composta, sobria,  costruita sulla voce dolente e sul piano in un disco dal sapore acustico e in presa diretta. La chitarra è spesso graffiata/pizzicata/strisciata e insieme alla batteria scarna occupano un posto laterale. Il suono è ben scandito, secco, senza nessun acuto. Moltheni si raccoglie e si racconta senza pudore, appare smarrito (la prima frase del disco è "che giorno è") e distaccato dal passato ("gli alberi di cui parlavi non li vedo"). L'ossessione della fine della storia d'amore ("tu non sei più verità") viene portata avanti per tutto l'ascolto ("ieri tu davi, oggi io do") senza nessun tentennamento ("ho quello che non ho avuto mai, entrando in te muoio anche io") con la consapevolezza  sofferta ("mi condanni a rimanere in vita dove
Bootleg@ElRocco Calexico - China Theater - Stockholm  25/04/2003 "This show has an excellent performance, song selection and sound quality. Knowing how rare live Calexico shows are, it makes this even more precious". Poi vi faremo sapere ma non credo si discosti molto dalla realtà. Tutto il materiale è in FLAC (lossless ma piuttosto pesante) e sfortunatamente non è disponibile il torrent. Per farvi un idea con i modem a 56 andate alla CasadeCalexico . Arcade Fire - TT the Bears - Cambridge, MA, Nov. 12th, 2004 Se non siete ancora passati ai Bloc Party o alla Next - Next Big Thing in un comportamento tipico di  VOI blogger egomaniaci spocchiosi che godete nel lanciare per poi affossare, nel sostenere per poi prenderne subito le distanze all'arrivo in classifica, ebbri di una presunta superiorità che in realtà è solo un riflusso tardoadolescenziale da psicologia dozzinale per inserti insulsi in abbinamento ai quotidiani, dicevamo, questo live è veramente ben fatto.  Come be
@ Gemstones - Adam Green   L'estetica dell'ex Moldy Peach Adam Green rimane sostanzialmente intatta per Gemstones. Freschezza compositiva,  canzoni di poco sopra i 2 minuti, ossesione per il crack, stati alterati di coscienza, rime a filastrocca e solita andatura bislacca segnata dal feroce sarcasmo dei testi. Gemstones è stilisticamente impeccabile nel prendere le misure ai canoni blues, pulito e in presa diretta, caratterizzato dal suono caldo dell'organo, con arrangiamenti classici in stile vaudeville (vedi le accelerazioni  improvvise sul piano o il finto tango cialtrone) e linee melodiche di ottima presa. Sempre classico nel ripercorrere il suono anche quando fa il folksinger con chitarra. Tutto questo ovviamente serve da contraltare ai testi infarciti dal solito surrealismo ("my little brother. i want another" oppure "you are still my friend though you were not before."), rime adolescenziali come Carolina/Vagina o Fab Moretti/Dostoevskij. Insomma i
::Extra:: San Valentino Special   MP3# I Just Typed Your Name on Google - Kurtis Maravija   [HI - 2MB] MP3# I Just Typed Your Name on Google - Kurtis Maravija   [Lo - 400kb] Una scopata nel giorno in cui il marketing ha decretato che si scopa viene a costare molto. lo sappiamo. Per questo noi del collettivo R.U.S.C.O. (Romantici Ultimo Stadio Collettivo Organizzato) rilanciamo con un pezzo magistrale del maestro Kurtis Maravija. I just typed your name on Google (and Love was the first result) è molto di più di una celestiale canzone d'ammore.  Google , il motore più usato, il motore che indicizza lo scibile, il motore a cui tutti si rivolgono per le più disparate ossessioni, è il nuovo Oracolo dell'Amore. Non dispensa risultati bensì indica La Via. Google   non può sbagliare.  E i Blogger lo sanno benissimo.  ( aut.min.concessa )
@ Cabana  - Tree Wave L' E.P del duo di Dallas  " is performed using obsolete computer equipment for instruments, 1977 Atari 2600 game console, a 1986 portable 286 PC, a 1983 Commodore 64 computer, and a 1985 Epson dot matrix printer " con l' aggiunta della suadente vocalist  Lauren Gray. " Although definitely electronic sounding, the music is influenced more by guitar based bands and experimental music than dance or electronica ".  Non avrebbe senso infatti soffermarsi troppo sull' autarchia dal sapore vintage per questa band che riesce benissimo a dissimulare l'attitudine rock nel confezionamento da orgoglio nerd-elettronico . Un disco con una tendenza sbandierata ed evidente alla saturazione sonora, che parte dal singolo bleep fino ad arrivare alla cascata di suoni da dove si staglia la bellissima voce femminile. Esplosioni di melodia, ritmi sempre in uptempo ed incalzanti, un suono caldissimo e nessun sbrodolamento nelle trame dei pezzi.   Lonta
@ The Secret Migration - Mercury Rev Al sesto episodio rimane sostanzialmente intatto il percorso compiuto dai Mercury Rev. La band nata per scrivere soundtrack imbastisce l'ennesima suntuosissima suite fatta di orchestrazioni, melodie liquide e atmosfere oniriche nel solco delle fisse sonore di Dave Fridmann.  La sua visione estetica rimane fresca e inesauribile nonostante la sovraesposizione causata dalla miriade di progetti a cui collabora. Il tratto Mercury Rev si conferma essere il lirismo della voce in pseudofalsetto celestiale di Jonathan Donahue in perfetta simbiosi con le atmosfere oniriche continuamente evocate nelle orchestrazioni. Le chitarre pur presenti si manifestano chiaramente in due episodi lasciando il centro dell'azione all' andamento orizzontale del piano, arrangiato spesso in stile carrillion, rotto dal cantato che si erge. Tutte terminano sempre con la nota sospesa. Parlando di atmosfere questo disco è un lavoro compiuto dalla prima all'ultima tr