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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

@ DESTRUCTION - Joywave [Video]

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Hanno debuttato nel 2015 con How Do You Feel Now e ora i Joywave sono già pronti per il prossimo Coachella. 

@ An Abundance of Strawberries - Julia Brown

An Abundance of Strawberries by Julia Brown 13 canzoni in vestito lofi per una bella festa di melodie dissonanti. Julia Brown dopo essere stata una band diventa un collettivo aperto che decide di portare a termine il lavoro iniziato (come band).  An Abundance of Strawberries è fatto di chitarre e melodie impiastrate strato dopo strato, una finta complessità di echi e dissonanze, un circo con leoni e clown che suonano sbronzi e finalmente felici.

@ Spilt Milk - Pete Astor

Il classico album che ti aspetti dalla Fortuna Pop lo ha realizzato Pete Astor che ci ha messo molto della sua sensibilità. Spilt Milk è un disco di perfetto jangle pop con ritornelli ben assestati e che fa dei contorni ben definiti il suo punto di forza. Un ritmo e un'andatura sostenuta ma senza impennate che conferiscono una nota malinconica alle melodie e una visione riflessiva ma non pesante del mondo. 

@ Tippy Beach - Tiger Waves

Dreampop da Austin, facile perdersi dentro, melodie in vibrato e ritornelli killer, i Tiger Waves sanno il fatto loro. Un piccolo mondo campestre dipinto con pastelli dai colori psichedelici. 

@ Living Hour - Living Hour

Primo lavoro sulla lunga distanza per i canadesi Living Hour che sciolgono robuste e melliflue colate di melodie, schitarrate e tastiere nelle vostre orecchie. Dream pop fatto di riverberi e paesaggi onirici, vibrazioni e pelle d'oca. C'è molta carne al fuoco e non potranno deludervi. Promesso

@ Leave Me Alone - Hinds

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In fondo la Spagna ricorda un pochetto la California (e volendo pure la Scozia) ed è per questo solido motivo che le iberiche Hinds suonano come la tipica band della west coast con influssi nordeuropei che si può trovare intorno a un botellon in piazza.  Garage rock twee leggermente alticcio che ha come marchio di fabbrica gli intrecci vocali, vero e proprio marchio di fabbrica, rigorosamente urlati e senza alcun virtuosismo che diventano strumento aggiunto. Stessa formula per le canzoni del mazzo, inizio lento e crescendo con sovrapposizioni ma tutto slabbrato, quasi pigro, e alticcio. 

@ Hiperasia - El Guincho

Ritorna El Guincho con la sua cadenza morbida e una particolare idea di album di strada. Hiperasia è assemblato con una logica commerciale da supermarket aperto 7/7 gestito da immigrati di prima generazione, beat cheap e ritmo ossessivo. 

@ IL RUBRICONE (LO SPAZIO DELLE SEGNALAZIONI)

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Cellophane è stato il biglietto da visita dei Miami Horror ed ora passa per le mani del producer portoghese Moulinex che vi farà ballare al prossimo Coachella. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Perhapsy è il chitarrista dei Bells Atlas e Astronauts Etc qui in libera uscita. Il suo sound paga tributo chiaramente al migliore altrock dei 90 con il quale è cresciuto. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Our Blood  esce a febbraio e questo mellifluo singolo lo anticipa. Meno folk dei precedenti lavori ma ugualmente ben curato e molto intimo. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Privilege by Parenthetical Girls Privilege  è il singolo che vi regalano i Parenthetical Girls -------------------------------------------------------------------

@ Hearts In Motion - Yuck [singolo/streaming]

Tornano gli Yuck con un disco nuovo, Stranger Things ,  e relativo tour. Questo è il singolo apripista Hearts In Motion

@ Soft Days - Sea Pinks

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Gli irlandesi  Sea Pink hanno appena concluso la loro trionfale turnè nel nostro belpaese e ora anche noi che eravamo in vacanza possiamo goderci il loro bellissimo Soft Days al calduccio domestico. Indie pop melodico con spigolature di chitarre e melodie orecchiabilissime. Il modo migliore per inizare l'anno.