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Visualizzazione dei post da novembre, 2004
@Thunder, Lighting, Strike - The Go!Team Titolo azzeccatissimo per quest' album ad alto tasso melodico in perfetto equilibrio tra groove magistrali e un lo-fi come non se ne sentiva da tempo, un disco ipercinetico ma non caotico. Il funk e il soul si mischiano con la disco e il primo hip hop fa capolino. Da qui parte, storicamente, la Band inglese di 6 elementi che lavora sulla forma canzone in maniera collettiva. Una vera e propria lo-fi soul orchestra visto il debito molto alto sia verso l'estetica slacker, con progressioni di riff e un suono lo-fi orgogliosamente esibito (es le 6 corde e le sublimi tastierine), sia verso le progressioni orchestrali vere e proprie in stile Curtis Mayfield, sempre sia lodato. Nonostante il cantato sia presente si può parlare di strumentale visto che questo assolve specificatamente alla funzione di coretto femminile tipico della tradizione soul. La velocità è senza dubbio uno dei punti di forza di questo disco, si viene sommersi letteralmente a
@ Strangers - Ed Harcourt Album intriso di melanconia pop con il pianoforte a rivestire il ruolo di strumento chiave. Si tratta, per la quasi totalità dei pezzi, di ottime ballad sbilanciate verso il superamento dello struggimento, scritte con mano molto delicata, mai epica. Partendo dal proprio ombelico non ci si perde dove il pop spesso naufraga: lo sbrodolamento nel mare dei sentimenti. Un disco dove il rapporto diretto ed immediato instaurato tra il cantante e l'ascoltatore non vuole mai venire meno. Le tematiche, e di conseguenza le atmosfere, parlano del Passato e della Storia D'Amore sempre toccando le corde del romanticismo ("i drink up off your tears","this one's for you"), mai esibito, a prova di una scrittura immediata ma non scontata. Musicalmente non è però abbastanza eclettico. Si, il cantautore dal robusto retroterra folk-rock gioca bene con orchestre di archi ("let love not weigh me down"), flirta con le trombe ("black dr
@ Pooka - Lars Horntveth " Pooka is an instrumental pop album, and although it might have things in common with the electronica genre, all the music was recorded live in the studio and, with the exception of the programmed beats, nothing is played on computers " Un disco di orchestrazioni minimaliste legato molto alla Classica oltre che all'Elettronica, composto unicamente dal talentuoso membro dei Jaga Jazzist. L'incedere è lento ma avvolgente, percorso sempre dai beats elettronici (unica concessione alla macchina e al rumore ) scalpitanti e scroscianti in maniera pervasiva su tutte le traccie. Un beato senso di grazia percorre all'ascolto grazie ad una orchestrazione fluida, volutamente acustica con un estetica ricercata nel dare il senso da presa diretta . La strumentazione prevede vari ottoni, dove il sax è quasi sempre il narratore, un basso e la sezione archi a cui vengono cosnegnate le aperture mai sopra le righe. Solo nella 7 arriva una chitarra e il rit
@ Folkloric Feel - Apostle of Hustle Il quartetto agli ordini dalle sei corde dei Broken Social Scene in libera uscita ha partorito " a digital/analog frankstein, unclassificable as genre ". Le premesse filosofiche erano il viaggio dentro la tradizione musicale folk della south american music (il fuggitivo ha radici cubane) in compagnia della sensualità delle vite disperate di singer quali waits/harvey/ribot . Invece è il classico disco degli onanisti in libera uscita: suonato. Le atmosfere sono volutamente intime e oscure, il suono è minimalista, registrato su un 4 traccie (una session pure in una chiesa italiana), e poggia tutto, ovviamente, sulle trame di chitarra e su qualche percussione. Il Folk del SudAmerica è stato talmente rienterpretato che noi non siamo riusciti a scorgerlo, mentre evidenti rimangono alcune accelerazioni e trame melodiche del gruppo d'origine (la numero 2 e 4 per esempio). Si c'è traccia di ibridazione ma spesso ci si perde con la chitarra