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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

@ Stranger Things - Yuck

Riusciranno i nostri eroi a superare l'abbandono del chitarrista e le aspettative per un disco che deve suonare come il precedente anzi meglio del precedente? SPOILER. Non ci riescono. Spingono sull'acceleratore come tamarri di periferia qualsiasi  a bordo di dubbie automobili pimpate e si depilano le sopracciglie con melodie emotivamente pregne. Peccato

@ Soft Push EP - Terrorista

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Softpush EP by Terrorista Batteria e chitarra da Toronto, i Terrorista aggrediscono morbidi con il loro post punk infarcito di melodia. Volumi alti, ritmi serrati  e schitarrate ma senza mai perdere il ritornello.

@ Golden Daze - Golden Daze

Nuovi campioni dello sfattanza pop psichedelico west coast (patent pending), i Golden Daze scrivono canzoni spalmando densi strati di materiale musicale con la stessa passione e ingordigia con la quale io mi spalmo la nutella sulle fette biscottate la domenica mattina. Chitarre che puntano rigorosamente verso le scarpe e meolide che si dipanano come aurore boreali sono il poster che serve per inquadrare i Golden Daze.

@ Non Sei La Tua Mente - Dario Margeli [singolo/streaming]

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Un graditissimo ritorno sulle nostre pagine grazie al nuovo singolo di Dario Margeli. Il suo percorso musicale continua con una canzone che affronta sempre tematiche spirituali con il fuoco del cantato, e del cantante, spostato un passo indietro rispetto all'azione musicale. Un mantra, visto che si parla di meditazione, con la base ritmica di basso batteria che sostiene la struttura armonica e l'intreccio di chitarre rock che ricamano attorno alla melodia impreziosita da un controcanto soul femminile. 

@ Seth Bogart - Seth Bogart

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Progetto solista per il cantante degli Hunx +Punx contrassegnato da una dimensione iperludica della composizione musicale. Si gioca con i pochi mezzi a disposizione e si cerca di fare un grande spettacolo di vaudeville lofi. Un pastiche all'insegna dell'IPERPOP (inteso anche come supermercato della grande distribuzione) con carrelli pieni di synth e melodie fluo.

@ Love Yes - TEEN

Esce oggi Love Yes la nuova fatica discografica dei TEEN e si presenta come un concept album. l'idea attorno a cui si struttura il disco è esplorare la psiche della donna contemporanea nella sua dualità tra sesso e amore. Ci sono ancora tastiere e le ambientazioni sono molto notturne con un senso di "catturiamo l'attimo" che appare evidente in fase di postproduzione.

@ Happy To See You - Animal Teeth

Animal Teeth - Happy To See You by Animal Teeth C'è una sottile vena sarcastica nell'indiepop diq uesta band canadese, quel sarcasmo che si avverte come nota subito dopo l'ascolto e che non  appesantisce il discorso musicale degli Animal Teeth. Prendi un pezzo come YOLO è una fragorosa presa per il culo, volutamente sottotono ma  pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Un buon lavoro di chitarrine e una produzione lofi fanno ilr esto. 

@ Love Is A Fridge - Me And My Drummer ‎

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Love Is A Fridge by Me And My Drummer Sono rimasto colpito quando ho scoperto che erano crucchi, non si capiva. Atmosfere rigorosamente slavate e un senso di mestizia per un flusso di coscienza di piano e melodia che racconta storie intime e personali.

@ Delirium - Old Man Canyon

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Indiepop dal canada che mischia una base folk classica a certe sonorità più anni 80.

@ Pool - Porches

La bellezza del synth in un album targato Domino Rec per il debuto di Porches (Aaron Maine) che si fa pure produrre da Chris  Coady (Beach House, Grizzly Bear). Un disco all'insegna della profonda malinconia targata anni 80, anni improntati alla tristezza nonostante il blocco dei reduci dica il contrario, fatto di ossessioni gonfiate dai synth e solitudine decadente.  Pool by Porches

@ Jream House - A Pleasure

Un lavoro di sapiente cutup da parte del producer A pleasure che miscela melodia e ritmo ossessivo in parti uguali. Un lavoro di synth che ricalca certe ossessioni baleariche e certi stilemi shoegaze. Gentili cascate musicali e ipnotiche melodie. 

@ Aurora - I Cani

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I Cani gira decisamente pagina e apre un nuovo capitolo della sua carriera musicale. Una cesura netta da quello che era il grado zero del cantautorato, caratterizzato da cinismo e disincanto, fino ad abbracciare una forma canzone classica. Quello che colpisce subito sono i confini definiti delle composizioni e l'aria decisamente più intima e decisamente dal taglio più pornografico per i contenuti. Si parla infatti di una storia d'amore, ai limiti dell'accollo per lunghi tratti, dai contorni pop, esibiti quasi in una prova muscolare. Un grande passo avanti per chi rischiava seriamente di rimanere ostaggio dei suoi 20 anni.

@ Don't You - WET

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3 ragazzi, 11 pezzi e un disco dall'anima decisamente pop. Scritto e prodotto interamente da loro durante un soggiorno autoimposto in campagna risente del paesaggio che avevano intorno. Un sound decisamente arioso e synth rotondi  con voce cristallina che si innalza. Una ricetta semplice e ben collaudata che funziona ancora abbastanza bene (perchè vi sfido a sentirlo in una unica sessione, vi si innalza il contenuto di zuccheri nel sangue)

@ Is the Is Are - DIIV

I DIIV fin dal titolo voglio segnalare la loro attitudine #NONMENEFREGAUNCAZZO, sentimento ipergiovanilista e ipergeneralista che identifica bene l'approccio musicale. Un disco compiuto che ricalca perciò l'estetica di un demo tra melodie bellissime e schitarrate in confezione lofi che rifiuta di essere un piccolo saggio sulla gioventù borghese bianca ma che lo diventa. 

@ Pond Scum - Bonnie "Prince" Billy

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Una piccola antologia di versioni live registrate per le Peel Session con uno stile ben riconoscibile e praticamente immutabile di chitarra e barba.