Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2004
@ Loser : Re-Login - A.V. Nella quarta release sono all'opera esponenti del bastard pop italiano e internazionale. Il materiale di partenza vede le compilation precedenti per la pratica del remix bastardo che se è autarchico nel materiale/sample (rigorosamente pezzi editi nei precedenti loser) mostra tutto il suo appeal nelle strade sonore intraprese. Infatti se la componente ludico -citazionista del bpop ne esce in prospettiva drasticamente ridimensionata, lo stesso non si può dire per l'efficacia dei pezzi che finalmente superano la formula "spericolati fade in"+ "sovrapposizione vocals", che ne limita e cristallizza, come capita in tutti i generi, le forme fino allo "stereotipo". Tra gli 8 interpreti il vero colpo basso è del blasonatissimo Dsico per il pezzo più noioso e segaiolo, seguito a ruota dai Giardini di Mirò per un taglia e cuci piatto ed elementare sui Perturbazione che non spinge da nessuna parte. Una spanna sopra tutti l'elettr
Le Mie Panchine #2 - Ho provato per la prima volta nella mia vita sincera compassione per i Crucchi. Il loro tasso tecnico è pari a quello di un terzino. Anche se poi vedendo Kahn, tutto si è aggiustato. - Ho visto la squadra che pensava di giocare senza attaccanti, continuare a farlo. Solo che almeno ha inserito dei signori difensori. Ho visto la sua ala, che ho scoperto essere un ex attaccante, cercare il duello come si fa spiaggia. - Ho visto la squadra di Kruiff sostituire le ali a favore di 2 terzini, lasciando una punta nel deserto e arretrando il baricentro del gioco drammaticamente verso la propria porta. Non contento, ha inserito un 40enne per contenere lo svantaggio numerico a centrocampo e poter così difendere il pareggio. Kruiff se lo incapretta. - Ho visto un allenatore di una squadra che sotto di 2 goal ha messo su un punta. Sotto di un goal ha messo un altra punta e ha vinto la partita. Attaccando. Impensabile a queste latitudini? - Ho visto che gli stranieri in Italia p
@ Wop - Raiz La globalizzazione a Sud di nessun Nord. Il mischiarsi come dato di fatto inevitabile. Raiz riparte dal concetto di migrazione. Riprende le tematiche gia care al suo vecchio gruppo e confeziona un album non stereotipato sul viaggio e gli incontri che ne scaturiscono ("mia nuova italia, fatta di Marocco, India e Senegal, non si può fermare chi la felicità non ce l'ha"). La retorica è tutta mia, perchè si sceglie la strada musicale della contaminazione senza effetti bignami o realworld d'accatto ( i valtur evidentemente sono esclusi a priori). Nel complesso è la strumentazione a svolgere il compito di mezzo. Le tablas/bhangra asiatico (vabbè dai, lui ha messo camoranesi) di "scegli Me", Favalli al posto di Gattuso, la sensualissima bossa elettronica napulitana di "musica" ("porta allegria indà a vita mia" come Cassano ieri) i ritmi/ metriche algerine di "chador" (il vero ruolo dell'amore come già fece notare a Ga
!! Esclusiva ElRocco Europeo 2004!! Le Mie Panchine #1 - Ho visto una squadra che pensava di poter giocare senza attaccanti. Questa squadra fa del fraseggio e del possesso palla la sua unica ragione di vita. Una squadra senza possibilità di uscita non gioca a calcio, nuota nel campo. - Ho visto una squadra allenata da un allenatore "Italiano". Il suo 4-4-1-1 è la cosa più simile al catenaccio che abbia mai visto contrabbandare al popolo Inglese. Goal su palla inattiva, uso sistematico del lancio lungo, mediocrita tattica. - Ho visto la differenza tra un buon calciatore e un Fuoriclasse assoluto. La differenza sta tutta in un rigore. Il buon calciatore aveva paura, ha chiuso gli occhi e ha tirato la "bomba" dimenticandosi dell'insegnamento numero uno. Mai la palla a mezza altezza. Ma stava friggendo. Il Fuoriclasse assoluto, invece, ha preso la palla e proprio quando il mondo gira + veloce ha sivellato senza esitazioni nel posto giusto per antonomasia. I rigori n
@ Happiness in Magazines - Graham Coxon Le sonorità di questo disco prendono a man bassa dall' (indie)rock statunitense. Nonostante la produzione di un vecchio compagno di strada, veri e propri echi del passato non ce ne sono, a parte " bittersweet bundle of misery" costruita sullo stesso giro di "coffe+tv" ma molto più anemica. Il disco gira intorno alla sua chitarra, con tocco di ecletticità nella costruzione più che nel suonare. Gli assoli sono la parte più cospicua del disco ma non si scivola mai nel virtuosismo pretestuoso tipico degli ex che lasciano, piuttosto siamo spesso dalle parti di coretto e accordi slabbrati con accelerazioni ("freakin' out") e/o relativi scazzi ("no good time" o"hopelkess friend"). Oltre all'estetica college si trovano 2 ballad tra cui un pezzo ("are you ready") costruito con sonorità alà Urge OverKill impreziosità da archi o tocchi più sporchi blues ("girl done gone") tant
@ Sonic Nurse - Sonic Youth Come Murray Street, ma senza "Plastic Sun", solo che la melodia del predecessore è confusa con il riverbero noyse. Da segnalare il ritorno della Femmina al cantato e un certo orgoglio distorsione che però, tengo a precisare, è solo abbozzato e meno che mai predominante. Per fortuna, certi abusi sarebbero tipici di mancanza di classe (non l'hanno fatto manco i Marlene Kuntz!) Molto suonato di chitarre e ordinato, produzione liscia,  quasi come quella cosa che si chiamava Post Rock, se non sembrasse una bestemmia. In chiusura una "peace attack" acustica dall'incedere rock da applausi. Il loro tocco fighetto-supponente (L'accenno al Re in "new hampshire" mi ha fatto sobbalzare alla ricerca di significati reconditi) non manca. Però mai autoindulgente. Ammetto che non si capisce quasi una cazzo di quello che volevo dire. Non sono criptico, sono noyse. RadioElRocco   contrabbanda Sonic Nurse. E lo fa solo per voi. Come q