Dublinesi ma potrebbero benissimo essere nati dall'altra sponda dell'oceano,i Jet Setter hanno in cantiere l'ep di debutto e per ingannare il tempo ci regalano il loro singolo d'esordio Dippin’ Toes
Doppio vinile, uno zippone da svariati mega, etc etc insomma, vedete voi come prendere le giuste misure al poderoso lavoro dei Foxygen. ...And Star Power è una suite, o forse un demo, in presa diretta e cuore in mano del nostro amato duo. Un casino indolente, frammentario e a tratti volutamente raffazzonato che mantiene però una sua bellezza.
Basso, chitarra e batteria ma loro ci tengono ad aggiungere alla lineup anche l'artista visuale. Una band concettuale che da forma ad un pastishhhh sonoro dai controni ben definiti. Quasi un gioco di specchi e di rimandi che non fa perdere di vista però la sensibilità personale del trio più artista visuale.
A U R O R A by Valerian Swing " Alla regia ancora una volta il leggendario produttore Matt Bayles (Mastodon, Isis, Botch, Russian Circles), per l’occasione volato in Italia -all’Igloo Audio Factory di Sollo dei Gazebo Penguins - e rientrato al Red Room studio di Seattle per ultimare il mixaggio. Su qualche coro ci stanno pure Capra e Sollo degli stessi Gazebo Penguins. " Cosa state aspettando?
Ci riesce pure in levare? Si, Erlend Oye riesce ad essere se stesso pure in territori che di primo acchito sembrerebbero un azzardo. In fondo lui compone esattamente come balla (ed è un complimento sincero il mio) conosce uno stile e te lo presenta educatamente. Ancora paturnie (quante volte lo uso questo termine, sarà diventato un genere?) ancora delicatezza, ancora pop coi controcazzi.
La Grande Paura by El Xicano Torinese, autarchico, pieno di spleen rock. El Xicano si presenta su queste pagine con un Ep di appena 5 canzoni ma dal peso specifico molto alto. Un cantautore accerchiato (" intere notti a fissare il muro e il soffitto ") che cerca di riconquistare il suo spazio con sferragliate di chitarre riparate dalla melodia.
TUTTO by Le Sacerdotesse dell'Isola del Piacere Anni 90 come riferimento (no, non parliamo di ezio greggio e fiorello) e una vena compositiva molto fresca. Sensibili, come si evince dai testi, e inquieti, come si evince dalle progressioni e dalle traiettorie. Le Sacerdotesse dell'Isola del Piacere ci regalano un bel debutto.
Psichedelia, pischedelia e ancora pischelleria . C'è molta indolenza nel lavoro del duo di Portland, indolenza e pure sax che tanto non guasta. Un secondo album che è un caleidoscopio di surrealismo in salsa pop, come suggerisce lo stesso titolo, debitamente influenzato dagli anni 80 con riff e cori per un'andatura guascona e giovanile.
King Tuff ha deciso di far girare a mille il motore in un disco pesantemente e ossessivamente retrò. Black Moon Spell è quasi reazionario nella sua dimensione estetica, senza concessioni che possano distrarre dalla linea del classico. Chitarre ed elettricità ma anche un po' di noia
Potremmo perdere molto (?) tempo a disquisire sui confini, chi ha invaso chi e quali sono i più marcati, oppure possiamo semplicemente prende atto che il lavoro di Flying Lotus rivitalizza un genere musicale (scegliete voi quale, se uno solo o se entrambi). Una cosa è certa non si può rimanere indifferenti alla muscia astratta/astrale ma sempre così concreta. Una suite non divisibile in singoli, un discorso completo e un monito: sei morto.
The Circle and The Barrel - Part 2 by Girless & The Orphan Il boscaiolpunk, tutti i diritti riservati, dei Girless & the Orphan è a vostra disposizione, [ free download ]
La verità è che mi sono spaventato con la traccia iniziale poi il disco ha iniziato a decollare davvero e il tutto, compreso l'inizio dark e dissonante affidato a Magic Mountains, ha una sua forte logica. Infatti Encylopedia altro non è che un compendio razionale e affettuoso delle influenza della band. Influenze che risalgono tutte agli anni 80. Quello che fa la differenza è il mood, molto più aggressivo (anche lasciando da parte l'inizio), quel sentimento di chi si ritrova disorientato e si aggrappa a un filo logico che muove tutto il disco.
Chris Owens ha visto la luce. Dice e fa sul serio l'ex leader dei Girls con un disco che serve a puntellare il suo percorso di espiazione dai peccati della vita precedente. Un lavoro però dalle forme leggere, un disco battezzato nel fiume del sud degli stati uniti. Una versione country/gospel/r&B di grande personalità. (chris owen durante l'intervista che ci ha concesso in esclusiva e che non pubblicheremo mai)
Singolo uscito per i tipi della Labrador e solito lavoro per il duo svedese che ha iniziato il movimento della DeathDisco cioè glitterball che ruota in un cimitero di notte cioè synth su beat scurissimi.