Attesa spasmodica per il secondo lavoro del nostro Giorgio che si ripresenta col suo timbro inconfondibile, a metà tra la lacrima e la rabbia, e lo sguardo sottile di chi cerca di superare le proprie paure. Smog è però incompleto, più compatto, più in b/n rispetto all'esordio. Un cantautore triste, nel senso migliore del termine, che ha paura di perdersi al suo secondo passo e decide di non scegliere.