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Visualizzazione dei post da febbraio, 2003
Ce pare ieri che lo abbiamo sentito al telefono: " Ah raga a me sta dramnbass me da alla capoccia , ma te sfido che ce sta il crollo delle nascite, te stanno a martellà i cojo**; nun nè  che voi alla Discheria ciavreste qualcosa pe' na festa a casa di Limiti?"   "Ma Alberto potremmo consigliarti i Basement Jaxx" "Basta che la Pampanini nun se metta a fa come le veline,l'ultima volta mbriaca fracica me chiamava Gabibbo, li mortà** sua" .Così La redazione tutta ha voluto rendere pubblico il ricordo di questo grande uomo che noi abbiamo conosciuto per rendere noti anche questi scorci di vita privata.
@ Boomslang - Johnny Marr + the Healers Al debutto il terzetto capitanato da Johnny Marr (chitarra e voce) insieme all' ex bassista dei Kula Shaker, il risultato : così così. Dimentichiamoci i tanto da noi amati Smiths per onestà di giudizio, nessuno si può aspettare neppure una continuazione di quel discorso visto che l'Altra Metà non c'è, cosa abbiamo allora? 50 minuti di Rock a denominazione britannica, un suono solido, capace di variare nelle atmosfere affidandosi all'elettronica, all'impatto ritmico , all'acida psichedelia e soprattutto alla maestria chitarristica del Nostro. Forse i pezzi che hanno il sapore degli Smiths sono "Down on the corner" e "Something to shout out"per il resto i riferimenti che ci sono ventuti in mente sono gli Stone Roses e i primi Primal Scream. Il disco nel suo complesso secondo noi soffre del grande ego (? non ci viene la parola) di Marr, uno tra i migliori chitarristi in circolazione che a volte sembra ...
@ Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear to the Ground - Bright Eyes Disco di fine anno per Conor Oberst e il suo progetto Bright Eyes, mai fuochi d'artificio e champagne furono così graditi nella Discheria. L'album del pischello del Nebraska in verità è di Agosto ma a noi è arrivato a Dicembre e ancora continua a girare nello stereo tanto ci piace. La voce è quasi identica a quella di Robert Smith, i suoni sono in vera concezione Lo-Fi/cruda non in maniera tendenziosa/furba : chitarre acustiche scazzate, fruscio di tapes, echi ,trombe, urli, porte che si aprono nel bel mezzo della canzone [ "oh Sorry!! oh it's okay 1,2,3,4" quasi a non voler depurare l'intensità delle canzoni lavandole con la postproduzione. Sono 13 canzoni per 74 minuti .La musica in realtà è molto legata alla nuova generazione di songwriter statunitensi (Elliot Smith in primis) virata in versione "catartica" (il vero legame con mr Smith), svestita (nuda e cruda)ed affid...
a presto  
oltre alla possibilità di autoproduzione che la musica in digitale consente in se : farsi le proprie complitation, prendersi solo i 2 o 3 singoli da un album "gonfiato", investire il proprio budget in dischi che magari gia si conoscono e non a scatola chiusa etcc etcc esiste anche un altra libertà non meno importante : autoprodursi la proria musica e diffonderla ad un audience potenzialmente illimitata. Infatti a causa del copyright e delle liberatorie queste gemme  non sarebbero sicuramente uscite da una piccola cerchia di fruitori. Affrettatevi e diffondete se vi piacciono  http://www.gohomeproductions.co.uk .
@kazaalite k++ 2.01 ita abbiamo testato l'evoluzione di kazaalite (kazaa without the shit) e siamo rimasti stupefatti; già la versione base è ovviamente da consigliare per l'assenza di spyware, ma le features aggiunte in k++ sono di pregevole fattura: possibilità di fare "cerca altre fonti" solo dopo 1 minuto di ricerca, la cartella con i files si piazza in c senza dover ogni volta sfogliare l'hard disk,avipreview e dat view, l' imprescindibile speed up e la qualifica di Supreme/Maestro molto utile per saltare le code. Unica pecca richiede 128 di ram per funzionare velocemente. Lo consigliamo solo però a chi ha un adsl flat per poterlo sfruttare altrimenti meglio continuare con il kazaalite solito
ci sitamo organizzando
@about a boy - badly drawn boy Colonna sonora dell'omonimo film che non abbiamo visto. 45 minuti di musica in 16 canzoni comprendendo anche i 3 brevi interludi musicali. L'album è molto omogeneo e compatto e non  una semplice sottolineatura musicale dello svolgimento del film. La chitarra acustica è lo strumento principe che crea il tessuto melodico , abilmente supportata dal drumming anche elettronico e da tastiere che spesso ricordano carrilion.La voce, senza far sfoggio di inutili virtuosismi vocali, interpreta le canzoni senza essere mai monotona.I testi sono velati di ironia e sdrammatizzano i temi malinconici.D ipinto con i "pastelli", canzoni di facile assimilazione  che non cercano il ritornello facile ma che si appicano addosso. Unica pecca la copertina con il faccione di Hugh Grant ma si può sempre fotoritoccare. Da masterizzare
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PACE 
perchè l'ultimo post viene ripetuto 2 volte?
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@ The Libertines - Up the Bracket Mick Jones è il produttore. Avete fatto mente locale? bene allora avete capito cosa potreste avere tra le mani; il disco si colloca nel filone innaugurato dagli Strokes mesi fa, non ci interessa sottolineare chi arriva prima visto che tutti e 2 i gruppi sono debitori verso il passato (chi non lo è?). Sono 13 Canzoni di puro godimento musicale, la lezione è stata assimilata nel migliore dei modi niente di +sicuramente qualcosa di meno visto chi hanno davanti, 2 Chitarre Basso Batteria che volete di +?
@ La Descrizione di un Attimo - Tiromancino questo disco è stato scoperto a posteriori ma non dal sottoscritto che li stimava già ai tempi di Rosa Spinto. L'impronta del suono si è avuto anche grazie alla produzione del duo Senigalia - Frankie Hi NRG. Il disco suona ottima musica italiana , nell'accezione cantautorale che si da in questo paese, il tutto accompagnato finalmente da testi meritevoli senza cuore/amore tra i coglioni ; Sono tutte canzoni d'amore infatti con filo conduttore , ci pare, l'evolozione del rapporto tra 2 persone. L'album è suonato tra le rincorse dei campionamenti/ strumenti rock e la voce di Zampaglione spacca. Lo dovete comprare anche se è uscito il nuovo che non abbiamo ancora sentito
@ A Rush of Blood to the Head - Coldplay Troisi ha detto "ho fatto il terzo film , sarebbe il secondo, ma mi hanno detto che il secondo film di solito uno lo sbaglia, così sono passato direttamente al terzo". Verità sacrosante. Dopo il botto di "Parachutes" i Coldplay ci riprovano, stessi ingredienti, stesso stile, stesso risultato. Un Bel disco , ma troppo simile al primo anche come scaletta: le ballad, lo spleen, le chitarre, la voce triste, però....Tutto è ricalcato da "Parachutes". Tutto sa di cameretta compresa Politik ( prima canzone che dovrebbe guardare fuori dalla finestra del gruppo) come se gli scenari , anche quelli musicali, non debbano mai cambiare visto che l'audience è gia addomesticata. Il Disco non è brutto, ma che a cazzo serve? prendete il karaoke di Parachutes e ci cambiate i testi. Era meglio se stavano a sentire a Cumbà Troisi
@ Yoshimi Battles the Pink Robots - the Flaming Lips Abbiamo avuto difficolta nel reperire quest'album, l'attesa era tale che la rete si è ingolfata di prerelease, tracce live e con molti riferimenti sbagliati, ma alla fine siamo riusciti lo stesso ad avere un disco confezionato ad hoc ( se si eccetua qualche sbavatura). Ne è valsa la pena. Yoshimi è un "lavoro concettuale" che regge bene il confronto con mostri sacri del passato, ed è anche un altro grande passo nella carriera della band. L'evoluzione soprattutto nel suono si vede dall'uso di una strumentazione meno rock meno diretta e dal sapore vintage (sintetizzatori analogici) ma a nostro parere l'attitudine è sempre quella della dilatazione. Ci sono tutti gli elementi che hanno fatto il suono dei Flaming Lips ma sono elettronici che elettrici,+ filtrati; la voce canta spesso in falsetto la storia di Yoshimi e dell'amore fra Robots.E' un disco melodico ,intenso grazie anche agli arrangiamenti ...
@ A Rush of Blood to the Head - Coldplay Troisi ha detto "ho fatto il terzo film , sarebbe il secondo, ma mi hanno detto che il secondo film di solito uno lo sbaglia, così sono passato direttamente al terzo". Verità sacrosante. Dopo il botto di "Parachutes" i Coldplay ci riprovano, stessi ingredienti, stesso stile, stesso risultato. Un Bel disco , ma troppo simile al primo anche come scaletta: le ballad, lo spleen, le chitarre, la voce triste, però....Tutto è ricalcato da "Parachutes". Tutto sa di cameretta compresa Politik ( prima canzone che dovrebbe guardare fuori dalla finestra del gruppo) come se gli scenari , anche quelli musicali, non debbano mai cambiare visto che l'audience è gia addomesticata. Il Disco non è brutto, ma che a cazzo serve? prendete il karaoke di Parachutes e ci cambiate i testi. Era meglio se stavano a sentire a Cumbà Troisi.
@ La Descrizione di un Attimo - Tiromancino questo disco è stato scoperto a posteriori ma non dal sottoscritto che li stimava già ai tempi di Rosa Spinto. L'impronta del suono si è avuto anche grazie alla produzione del duo Senigalia - Frankie Hi NRG. Il disco suona ottima musica italiana , nell'accezione cantautorale che si da in questo paese, il tutto accompagnato finalmente da testi meritevoli senza cuore/amore tra i coglioni ; Sono tutte canzoni d'amore infatti con filo conduttore , ci pare, l'evolozione del rapporto tra 2 persone. L'album è suonato tra le rincorse dei campionamenti/ strumenti rock e la voce di Zampaglione spacca. Lo dovete comprare anche se è uscito il nuovo che non abbiamo ancora sentito
altri aggiornamenti finvhè non imparo l'interfaccia a www.elrocco.blogspot.com
@ Yoshimi Battles the Pink Robots - the Flaming Lips Abbiamo avuto difficolta nel reperire quest'album, l'attesa era tale che la rete si è ingolfata di prerelease, tracce live e con molti riferimenti sbagliati, ma alla fine siamo riusciti lo stesso ad avere un disco confezionato ad hoc ( se si eccetua qualche sbavatura). Ne è valsa la pena. Yoshimi è un "lavoro concettuale" che regge bene il confronto con mostri sacri del passato, ed è anche un altro grande passo nella carriera della band. L'evoluzione soprattutto nel suono si vede dall'uso di una strumentazione meno rock meno diretta e dal sapore vintage (sintetizzatori analogici) ma a nostro parere l'attitudine è sempre quella della dilatazione. Ci sono tutti gli elementi che hanno fatto il suono dei Flaming Lips ma sono elettronici che elettrici,+ filtrati; la voce canta spesso in falsetto la storia di Yoshimi e dell'amore fra Robots.E' un disco melodico ,intenso grazie anche agli arrangiamenti ...
@ A Rush of Blood to the Head - Coldplay Troisi ha detto "ho fatto il terzo film , sarebbe il secondo, ma mi hanno detto che il secondo film di solito uno lo sbaglia, così sono passato direttamente al terzo". Verità sacrosante. Dopo il botto di "Parachutes" i Coldplay ci riprovano, stessi ingredienti, stesso stile, stesso risultato. Un Bel disco , ma troppo simile al primo anche come scaletta: le ballad, lo spleen, le chitarre, la voce triste, però....Tutto è ricalcato da "Parachutes". Tutto sa di cameretta compresa Politik ( prima canzone che dovrebbe guardare fuori dalla finestra del gruppo) come se gli scenari , anche quelli musicali, non debbano mai cambiare visto che l'audience è gia addomesticata. Il Disco non è brutto, ma che a cazzo serve? prendete il karaoke di Parachutes e ci cambiate i testi. Era meglio se stavano a sentire a Cumbà Troisi.
@ La Descrizione di un Attimo - Tiromancino questo disco è stato scoperto a posteriori ma non dal sottoscritto che li stimava già ai tempi di Rosa Spinto. L'impronta del suono si è avuto anche grazie alla produzione del duo Senigalia - Frankie Hi NRG. Il disco suona ottima musica italiana , nell'accezione cantautorale che si da in questo paese, il tutto accompagnato finalmente da testi meritevoli senza cuore/amore tra i coglioni ; Sono tutte canzoni d'amore infatti con filo conduttore , ci pare, l'evolozione del rapporto tra 2 persone. L'album è suonato tra le rincorse dei campionamenti/ strumenti rock e la voce di Zampaglione spacca. Lo dovete comprare anche se è uscito il nuovo che non abbiamo ancora sentito.
@ The Libertines - Up the Bracket Mick Jones è il produttore. Avete fatto mente locale? bene allora avete capito cosa potreste avere tra le mani; il disco si colloca nel filone innaugurato dagli Strokes mesi fa, non ci interessa sottolineare chi arriva prima visto che tutti e 2 i gruppi sono debitori verso il passato (chi non lo è?). Sono 13 Canzoni di puro godimento musicale, la lezione è stata assimilata nel migliore dei modi niente di +sicuramente qualcosa di meno visto chi hanno davanti, 2 Chitarre Basso Batteria che volete di +?

@ Yoshimi Battles the Pink Robots - the Flaming Lips

Abbiamo avuto difficolta nel reperire quest'album, l'attesa era tale che la rete si è ingolfata di prerelease, tracce live e con molti riferimenti sbagliati, ma alla fine siamo riusciti lo stesso ad avere un disco confezionato ad hoc ( se si eccetua qualche sbavatura). Ne è valsa la pena. Yoshimi è un "lavoro concettuale" che regge bene il confronto con mostri sacri del passato, ed è anche un altro grande passo nella carriera della band. L'evoluzione soprattutto nel suono si vede dall'uso di una strumentazione meno rock meno diretta e dal sapore vintage (sintetizzatori analogici) ma a nostro parere l'attitudine è sempre quella della dilatazione. Ci sono tutti gli elementi che hanno fatto il suono dei Flaming Lips ma sono elettronici che elettrici,+ filtrati; la voce canta spesso in falsetto la storia di Yoshimi e dell'amore fra Robots.E' un disco melodico ,intenso grazie anche agli arrangiamenti dove l'elettronica non straborda mai .Ci son...