@ Lifted or The Story Is in the Soil, Keep Your Ear to the Ground - Bright Eyes

Disco di fine anno per Conor Oberst e il suo progetto Bright Eyes, mai fuochi d'artificio e champagne furono così graditi nella Discheria. L'album del pischello del Nebraska in verità è di Agosto ma a noi è arrivato a Dicembre e ancora continua a girare nello stereo tanto ci piace. La voce è quasi identica a quella di Robert Smith, i suoni sono in vera concezione Lo-Fi/cruda non in maniera tendenziosa/furba : chitarre acustiche scazzate, fruscio di tapes, echi ,trombe, urli, porte che si aprono nel bel mezzo della canzone [ "oh Sorry!! oh it's okay 1,2,3,4" quasi a non voler depurare l'intensità delle canzoni lavandole con la postproduzione. Sono 13 canzoni per 74 minuti .La musica in realtà è molto legata alla nuova generazione di songwriter statunitensi (Elliot Smith in primis) virata in versione "catartica" (il vero legame con mr Smith), svestita (nuda e cruda)ed affidata soprattutto a voce e chitarra acustica unici architravi del disco a cui si affianca e sovrappone tutto il resto. I testi sono testi d'Ammore ed esistenziali dove l'unica pecca è a volte il "dejavu" ma ad un ventenne è permesso

Commenti

Post popolari in questo blog

@ Te Lo Ricordi Il Tartufon? (la compila di natale senza il natale dentro) - AA.VV.