@ Diamonds on the Inside - Ben Harper


Nel 5° album  ha messo in rassegna tutta la Black Music, ne manca poca all'appello, la si ritrova pezzo per pezzo, ogni traccia un genere.C'è il reggae (With my own 2 hands ispirato a Robert Nesta), c'è il gospel (Picture of Jesus), il funk 70 ("bring the funk" ovviamente) non manca il riferimento ad Hendrix, al romanticismo Soul e ovviamente al Blues (queste un po dappertutto) . Almeno ci ha risparmiato l'Hip Hop e non è poco. I testi hanno riferimenti biblici proprio come nella tradizione del Blues; la voce è sempre efficace, manca molto l'ecclettismo chitarristico di Harper che appare sottotono e sacrificato all'insieme. Il tutto ,sebbene con i contorni troppo definiti, tiene per !4 canzoni ma nulla di +. Ci scommettiamo c'è lo zampino della Virgin, speriamo che la prossima volta venda l'anima al Diavolo in persona.

Commenti

anonimo ha detto…
concordo pienamente Mister. ma preciserei che, nostante ritenga queste critiche giustissime & fondate, Diamond On The Inside rimane un buon album, superiore (e di molto) a tutto lo schifo che ci propinano ogni giorno.. --EUG--
anonimo ha detto…
bella fregatura Ben Harper!!!!!basta dire che è pure in classifica, ma cosa credono che basti una bella recensione e passaggi su mtv per fare un personaggio?fa skifo
ELENA
bredabusband ha detto…
direi che l'unico pezzo all'altezza dei dischi precedenti (soprattutto il primo) é sicuramente When it's good. Un set acustico molto valido

ad maiora
RubenPaz

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