@ So Much for the City - The Thrills


Ultimamente funziona così : per avere successo si trasla letteralmente il passato. Tutti i nuovi gruppi odierni di maggior successo sono riconducibili esattamente a determinate band o scene musicali (le c.d. pietre miliari). Non è scimmiottamento, non è mancanza di idee e non diventa nemmeno un limite (per la maggior parte) visto che molti funzionano alla perfezione. E' una situazione da sempre presente nella musica ma che oggi si manifesta in maniera molto + evidente e senza nessuna mediazione rispetto al passato. Questo è il preambolo per l'ottimo album dei Thrills, pura west coast anni 70 suonata da irlandesi del 2000. Melodie intriganti, voce suadente, cori ammicanti e un sorprendente banjo (?) che gira alla grande, testi che decantano L.A. e zone limitrofe dell'anima. Per i testi , garantiva Moz ma sono quasi innocui, a parte "Don't steal our sun" è il tema del "viaggio" che la fa da padrone. A noi è piaciuto e molto nonostante sia stato bollato da loschi figuri che si aggirano per la nostra casa con queste frasi "Sono + potenti del Sarin- ma non vedi che è sempre lo stesso pezzo?- e adesso vai di assolo prepotente".

Commenti

olona74 ha detto…
no, mio caro, sono ritornato ieri nella bella Milano

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