L'arte del rigore e ...
L'arte del rigore e la Picardia.
Io so come è successo. Nei campi da calcio e nei campetti, ovvero il distillato di calcio puro per antonomasia, succede da una vita. Prendi il pallone lo piazzi sul dischetto ruotandolo su se stesso e lanci la prima occhiata al portiere. Durante la rincorsa fai il primo errore: cerchi di vedere dove si butterà il portiere, naturalmente a lui è stato insegnato di non muoversi fino all'ultimo. All' ultimo momento utile per il calcio ancora non hai deciso e succede il cortocircuito irreversibile testa/piede: sei soggettivamente convinto che basta guardare intensamente dove vuoi tirare affinchè il pallone si diriga automaticamente verso quella direzione. Naturalmente l' input al piede è sbagliato e tardivo e tu ti condanni all' atto + infamante per un calciatore: "La Zappata". Roba da n-giri di campo /1 ora di muretto o da costringerti a rintanarti a giocare al commodore64 per una settimana intera.
La Picardia è una componente estetica filosofica del calcio argentino (e sudamericano), e il corrispettivo della nosta furbizia. Si respira e per quanto tu non le condivida finiscono con il condizionare\infettare la tua idea di Calcio. Essere Picardi vuol dire comportarsi con un misto di arroganza/machismo. Il punto + basso della picardia è rappresentato dall' Estudiantes, gli argentini ne parlano bene lo stesso ma non negano, il punto + alto è la ManodeDios. Quello che è successo nella partita di ieri nonostante sia stato qualificato da Longhi come comportamento antisportivo, giochetti sporchi etcc sono la norma in Sudamerica e non sono nemmeno paragonabili alla sportività europea della notte di Marsiglia, al fallo laterale contro il Torino e l'Atalanta etc etc solo per restare ai rossoneri. TOMA MILAN!! BOCA CAMPEON!
Commenti