@ Song For Dustmites...
@ Song For Dustmites - Steve Burns
Attirato dalla formula "produced by Dave Fridmann", l'ascolto è stato abbastanza lusinghiero: discreto lo-fi pop "with the DIY -aesthetic" con insistenti "detonazioni" orchestrali in stile Flaming Lips partecipando anche Steven Drozd e Michael Ivins. Il successo del disco contiene anche il suo limite: il tocco Flaming Lips è dominante e costituisce in gran parte la bellezza di questo lavoro che, non a caso, è carente nei momenti + intimi e spogli. I testi sono alquanto brutti : acari che fanno come Yoshimi, la solita tiritera amorosa dove lui si rifuggia in metafore infantili finto ricercate (superman, etc etc ) con la lei di turno nel ruolo di amata che sfugge. Il disco è arrivato sull' HD in seguito ad un fruttuoso progetto di scambio culturale di cui parleremo in futuro.
P.S. Steve Burns è una specie di Gianni Mucciaccia: uno che parla con un cane blu, fa puzzle ed era un interprete di una sitcom su Nickleodeon. L'album, penso al contrario che da noi, è stato accolto senza nessun pregiudizio. Tutti i pregiudizi possibili del caso invece, sono stati confermati da Giovanni all'ascolto della cover "Faith" eseguita in un tempio della Romagna da Silv3rman, ovvero il progetto tamarro metal di Enrico Silvestrin.
ElRocco - ho perso l'autobus che c'era una che si era fatta male per strada.....
Zia - none ninno, lassal' fotte, fuitinne alla casa bell'azzia.... n'a vist' a Jilletto cum' l'anna stravisato?
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