@ La Malavita - Baustelle


Un disco sulla sopraffazione, meglio sulle sopraffazioni nel quotidiano, come si evince fin dal titolo dell'intro strumentale. I Baustelle portano avanti con una coerenza stilistica/estetica la sublime capacità di portare in scena l'osceno che ci circonda, avvolgendolo dentro le carte colorate del pop. La provincia, il carcere, la strada, la scuola, la grande città come luoghi del delitto.  Un continuo gioco stilistico che si nutre della morbosità dei testi asciutti, che, nell' elencazione/enumerazione apparentemente fredda del particolare, colpiscono dritto in faccia per la durezza del campionario delle situazioni messe in scena, mentre la melodia  e  l'uso dei ganci  fanno zompettare l'ascoltatore.  Le rassicurazioni, la salvezza, cioè i  veri stilemi del pop (di gran parte del pop) qua presenti solo nella musica, puro distillato di eleganza senza inutili sbavature, fanno da indissolubile contraltare alla narrazione cruda e impietosa. Un disco che, rispetto ai precedenti, viaggia ancora sicuro nella melodia e risulta più suonato, distinguendosi  in special modo per  le molte orchestrazioni d'archi  e l'abbondante uso di riff.  


My 375 Songs a.k.a. I've got Your Soul  [ Via ]
Pare che questa sia la media di canzoni che un individuo decide di non poter fare più a meno e/o, più prosaicamente, che decide di portarsi dietro nel suo lettore. Quindi visto che la musica che scegliamo ci ha formato, ci rappresenta, ci relaziona etc etc la nostra anima non pesa 21grammi ma di più ed è dotata di un  buffer contro le cadute.  Secondo una  famosa teoria elrocco, colpevolmente non menzionata nell'articolo, gran parte di queste canzoni sono state scelte e mai più  abbandonate durante il periodo 17-25 anni del soggetto.
Come mi disse il compagno Billy Bragg in una fredda giornata d'agosto "figliolo, ti regalo tutta la mia collezione di dischi. Dopo avrò più spazio in casa e te sarai più felice. In cambio però insegnami a stoppare di petto in corsa"

Commenti

Enver ha detto…
SvenGo a Bragg non l'avrebbe mai convocato. Troppa poca patata attorno a lui.
(però faceva giocare Bucchioni e perde con l'Ulster)

la parentesi solo per dirti che i corsivi so farli anch'io, che tu e Fortebraccio non crediate di essere gli unici
flammable ha detto…
elrock, ma dov'è che si parla di carcere nella malavita?
alterX ha detto…
vedo che hai parlato uno di seguito all'altro dei bau e dei rakes.
ascolta la guerra è finita e poi violet.
non noti niente?
alterX ha detto…
ah no. erano i brakes, quegli altri.
ma tu ascolta lo stesso pure violet...
anonimo ha detto…
ehm , infatti il carcere.... ti avrei detto di slancio sul finale di sergio...però in effetti mi rendo conto che è stato un mero riflesso condizionato dall'educazione "marxiana" su devianza e luoghi carcere/scuola/ospedali psichiatrici.....
ah i genitori bolscevichi!!

sven è simpatico ma calcisticamente ha bisogno di sponde in mezzo al campo, adesso un conto è il mancio altra cosa david spice....
Grazie per aver nominato Fortebraccio

alter non farmi lanciare soulseek, cosa avrei dovuto notare?

elrocco

Post popolari in questo blog

@ Te Lo Ricordi Il Tartufon? (la compila di natale senza il natale dentro) - AA.VV.