@ Mezze Stagioni - Ex Otago

Le mezze stagioni sono per antonomasia il rifugio del luogo comune, dell'ovvietà servita a mani basse. Nella poetica degli Ex Otago invece il luogo comune altro non è che il pudore sotto mentite spoglie, il dissimulare con i toni naif lo spaesamento davanti ai bivi esistenziali dell'angoscia del futuro davanti ai quali non ci si può permettere il lusso di gravità e grevità. Ecco spiegati allora i continui riferimenti al tempo meteorologico e l'armatura estetica della finta spensieratezza di chi canta con il costume da banana split per nascondere ansia e paura. I testi sono assortimenti di libere associazioni di idee in rima baciata, con il grillo parlante del rappato, fra citazioni di carboni, vecchie foto in scogliera e una vena malinconica che fa capolinoin tutte le canzoni. Puro croonerato dal cuore di chitarra acustica che omaggia la tradizione d'autore con tanto di kazoo e organetto all'occorenza ma non una vera e propria inversione di tendenza rispetto al precedente Tanti Saluti. 

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