@ Slow Summits - The Pastels



Mettersi all'ascolto di Slow Summits vuol dire necessariamente riannodare i fili del passato o, se preferite, prendere una penna bic e fare rewind sulla vostra preferita C86.  Un disco composto che mantiene fede al titolo visto l'incedere lento e a tratti ipnotico. Un impegno stilistico rispettato alla perfezione e una certezza discografica su cui poter sempre contare anche nei prossimi anni. Musicalmente però i toni sono decisamente soffici, percorsi con passo fermo e senza particolari fermenti/fremori (come testimonia la marcetta strumentale del finale. Poi c'è il flauto dolce, io non me lo ricordavo il flauto nei Pastels, un tono bucolico, un filo d'oro, una pista di molliche di pane che ti porta fino alla fine del disco.

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