Funerali/Media/Pop ...
Funerali/Media/Pop
Ad essere esatti il primo funerale collettivo musicale che mi ricordo live fu quello di Freddy Mercury. Lutto al braccio, suonate collettive, messe via tv etc.Poi arrivò anche questo della ricorrenza di oggi. Entrarono nel saloon piangendo. Quello strano meccanismo del dolore mediatico, una specie di karaoke che ti da dei punti esperienza.Un momento di aggregazione ma senza lutto. Le ragazzine erano tristi ma fiere, finalmente potevano competere con il dolore materno per Jim Morrison o con quello delle sorelle maggiori per Ian Curtis. Questa era una situazione di prima mano. Soffro oggi per raccontarlo domani. Lo racconto domani per dire che ho vissuto ieri. I ragazzi, apparte chi ci marciava per stringersi in una solidarietà magari fisica, se ne sbattevano allegramente i coglioni. Qualcuno veramente colpito c'era ma si ritrovò in maggioranza come mai era capitato. In fin dei conti io non me la ricordo tutta sta NirvanaMania nella mia città. Vabbè che Tana delle Tigri è un pò particolare. Credo che molti di noi non considerassero i Nirvana come band culto, altri proprio non li consideravano. Eravamo attirati semplicemente da altro. Il biondino, dopo la sgrullata di rito, esclamò apostrofando gli astanti nel cesso "originale il ragazzo" e in molti applaudirono. Però nel volgere di poco l'atmosfera cambiò, non cambiammò idea, ma l'atmosfera mutò. Col senno di poi la morte attirò la generazione successiva al vero e proprio culto, come avvenne a quella del biondino dopo la morte di Helnò per esempio. Tra le band di allora, nessun mio contemporaneo d'area aveva in repertorio una cover dei Nirvana, dopo non fu più lo stesso. Altre colpe sul fenomeno hanno avuto le case discografiche ( vedi Jeff Buckley) che su questa onda oramai ci mangiano. Lunga Vita a Dj Francesco.
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